C’erano le volte in cui si appellava alle sue ultime forze, altre alle ragioni. Quando queste si incontravano al buio, la battaglia aveva inizio ma in quella continua mancanza di pace non vi era più vita, poiché in fondo, lei non desiderava altro che tornare da dove era arrivata e riposare.
E pur avendo custodito ogni memoria, neanche sapeva dove fosse stata concepita, e perché quell’andare avanti – come avrebbe dovuto chiamarsi – a inciampi, l’avesse invero così consumata, come si consuma una madre che vede il proprio figlio agonizzare. Così quella che gli altri chiamavano vita, per lei era un attraversare per mille istanti di morte, intrecci di rami ghiacciati che poi si spezzavano col peso della neve e ancora, umiliazione e cadute: non voleva più, semplicemente, parteciparvi.
Se prima desiderava rimanere, ora voleva solo ritornare, in silenzio, senza troppo clamore.