L’abbiamo letteralmente tirato fuori dal fango e l’abbiamo caricato sul trailer per portarlo a casa.
Nel coro di abbai dei cani impazziti di curiosità e territorialità, Schizzo, ebbene si un nome pessimo… è sceso spaventato, si è guardato intorno e ha iniziato a correre. Ha corso per almeno mezz’ora come credo non avesse mai fatto in vita sua. La stalla in cui viveva era talmente piccola e piena di tutto che non gli permetteva nulla. La pancia gonfia di pane, il morso pronto per tutti, eccolo qui, un asino usato come personaggio da presepe che ora diventerà un asino libero. Ho il cuore in gola nel vederlo agitarsi così e prendere le curve a quella velocità… la libertà che noi tutti andiamo cercando. Ma anche la dignità. Un asino è una creatura nobile, attenta, riflessiva, sensibile. Da oggi comincia il nostro viaggio, caro brutto-nome , da oggi hai una casa.