Non li sopporto più i drogati di lavoro Basta, è giunta l’ora di dirlo. I veloci, gli efficienti, i connessi, i visionari, i “io mangio in due minuti”, i soli perché non hanno tempo per costruire relazioni autentiche, quelli la cui mitologia è quanto hanno prodotto. Quelli che non hanno tempo di leggere un libro, […]
E la qualità della vita? Che si tratti di un’arma batteriologica lo mostra la nostra morte in atto. Ci stanno educando a morire lentamente: ci chiudono, ci vietano, ci allarmano, ci impauriscono, ci legano, ci evitano, ci impediscono di amare, abbracciare, saltare, correre, respirare. In un anno ci hanno riempito la testa di cosa non […]
Oggi ho pranzato con una donna, una amica che ha perso una figlia. Non vi dirò né come, né dove, né quando, perché la morte è morte, sempre e definitivamente. Non vi dirò del suo dolore perché è indicibile. Vi dirò della sua mestizia, della sua dolcezza, delle sue rughe stanche che incorniciano occhi grigi, […]
Philippe Daverio non è una grande perdita per il mondo dell’arte, come tutti stanno scrivendo. L’arte andrà avanti lo stesso. È una perdita incommensurabile per l’adolescente annoiato, incerto e pauroso, che si fa piacione su Tik Tok a cui nessuno insegna più che dare la vita per la Bellezza, cercare la Bellezza in ogni cosa, […]
Morte, non andar fiera se anche t’hanno chiamata possente e orrenda. Non lo sei. Coloro che tu pensi rovesciare non muoiono, povera morte, e non mi puoi uccidere. Dal riposo e dal sonno, mere immagini di te, vivo piacere, dunque da te maggiore, si genera. E più presto se ne vanno con te i migliori […]
Oggi è morto Gabriel Garcin. L’ho conosciuto Londra in occasione di Photo London, anni e anni e anni fa, in una precedente vita, quando avevo una galleria d’arte e andai a guardare cosa proponeva quel mondo. Ora l’Assurdo che raccontava gli sarà sembrato familiare e magari anche semplice. Gabriel Garcin mi ha trafitto il cuore […]
L’abbiamo letteralmente tirato fuori dal fango e l’abbiamo caricato sul trailer per portarlo a casa. Nel coro di abbai dei cani impazziti di curiosità e territorialità, Schizzo, ebbene si un nome pessimo… è sceso spaventato, si è guardato intorno e ha iniziato a correre. Ha corso per almeno mezz’ora come credo non avesse mai fatto […]
Non ero proprio convinta perché lasciarli mi dispiace sempre, sopratutto dopo un trasloco, ci sono tempi di adattamento, nuovi spazi da conoscere, gerarchie da ripuntualizzare, ma alla fine sono andata un po’ al mare… Ovviamente non senza cani: Gul e Betty ci sono, non è che muoiano dalla voglia di tuffarsi, ma certo la […]
Passare dalla città alla campagna era un desiderio quasi ovvio, essendo umbra e mal sopportando la gente e i turisti. Ma arrivare al bosco come meta, credo sia un salto quantico. Una vera svolta antropologica e temporale. Tornare indietro per andare avanti. Oggi, 14 agosto, giorno di San Maximilien Kolbe – a me caro per […]