Tra San Pietro, il Battistero e il Monviso

Esistono terre che raccontano di te,

altre che confondono:

ogni solco, ogni passo, ogni luna,

non ti riporta a qualcuno,

non ha dettagli, non fiorisce nostalgia.

Tra San Pietro, il Battistero e il Monviso

scivola il lamento e arriva l’attesa.

Se fossi di casa saprei dove andare,

e dove nascondermi.

Ma in questo vagare

mi scomodo, inciampo e mi perdo, cambio rotta,

in una strada anonima,

di casette borghesi e cieli grigi,

in un paese assente,

dormiente. Fatta di uomini assenti e dormienti.

Dietro le finestre, talvolta, qualcuno pare che invece viva

che esista, e mi fa domandare

se ancora io sia accesa

o semplicemente in ascolto.

Poi la terra prende fuoco,

pare un miracolo

e mi scalda lo sperare che dietro l’orizzonte, un posto qualunque,

un po’ in alto, circondato da vigne e saluti cordiali, possa divenire mio.

E suo.

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